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Inquinamento acustico: cos’è e come contrastarlo

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L’inquinamento acustico è una problematica che affligge soprattutto i paesi industrializzati. Gli italiani, secondo una recente stima dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, sono fra i più esposti ai rumori ambientali dannosi per la salute. Ma quali sono i rumori che fanno male?

Quando si parla di inquinamento acustico in genere si fa riferimento a due grandi classi, l’inquinamento acustico urbano e quello industriale.

Inquinamento acustico in città e sul luogo di lavoro

Se si pensa all’inquinamento acustico, si punta subito il dito contro i rumori provocati da mezzi pesanti e macchinari, in ambienti ristretti e chiusi come possono essere le fabbriche e gli stabilimenti. Tuttavia, sul luogo di lavoro, il rumore può essere “controllato”, e i lavoratori possono proteggersi utilizzando gli otoprotettori. Il problema più grande riguarda invece l’inquinamento acustico urbano, cioè quello prodotto dal traffico cittadino. Quest’ultimo non può essere controllato, né ci si può munire di protezioni specifiche. Si stima che in media il rumore del traffico superi gli 80 dB, un livello molto vicino alla soglia di guardia, oltre la quale si rischiano danni all’udito.

Ma esiste un modo per prevenire o limitare il rumore del traffico? Grandi passi avanti provengono dal mondo della tecnologia automobilistica, che lavora per produrre auto sempre più silenziose. Un altro punto importante riguarda l’impiego di asfalto fonoassorbente, un tipo di asfalto poroso che assorbe e quindi riduce il rumore. Infine, non bisogna dimenticare che anche gli alberi hanno un’elevata capacità fonoassorbente. Realizzare più zone verdi all’interno delle grandi città non riduce solo l’inquinamento derivante dal consumo di carburante, ma anche quello acustico.

Quali sono gli effetti

Riuscire ad abbassare il livello di rumore in città è molto importante, poiché l’inquinamento acustico può avere gravi effetti sulla salute. Gli esperti sono soliti distinguere i suoi effetti in:

  • danno
  • disturbo
  • fastidio

Nel primo caso si verificano danni all’apparato uditivo, talvolta così gravi da non essere reversibili. I rumori prolungati sul luogo di lavoro, ad esempio, possono portare ad un progressivo calo dell’udito e anche alla sordità vera e propria. Il disturbo invece può comportare problematiche temporanee alle orecchie o all’intero sistema, mentre il fastidio è una sensazione di malessere generico, che non coinvolge solo l’udito, ma tutto l’organismo. Lo stress e l’insonnia infatti sono spesso sintomi di un fastidio legato all’inquinamento acustico.

Come accennato in precedenza, il livello di inquinamento acustico a cui siamo maggiormente esposti è quello urbano. Per fortuna, salvo rari casi, il rumore provocato dalle auto, dalle moto e dagli autobus in movimento causano fastidi e disturbi. Tuttavia, il rumore a cui esponiamo quotidianamente le nostre orecchie non è da sottovalutare.