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Tappo di cerume: cause principali e come rimuoverlo

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L’accumulo di cerume può creare veri e propri tappi alle orecchie che danno la sensazione di aver perso l’udito ad un orecchio, oltre a procurare un gran prurito. Ecco le motivazioni ed alcuni suggerimenti su cosa fare per rimuoverlo. 

Prurito, ovattamento uditivo e, in alcuni casi, perdita momentanea dell’udito sono le manifestazioni più ricorrenti quando avviene un accumulo di cerume tale da portare alla formazione di un tappo all’orecchio. Si tratta di una circostanza piuttosto comune e fastidiosa che si verifica in seguito a diverse ragioni e la corretta procedura di rimozione richiede l’intervento di uno specialista (otorinolaringoiatra).

Nella maggior parte dei casi, però, il tappo di cerume tende a dissolversi in maniera spontanea.

Cos’è il cerume?

Contrariamente a quanto si possa immaginare, la comparsa di cerume non è manifestazione di scarsa igiene. Anzi, un’eccessiva produzione di cerume può essere anche la reazione ad una pulizia dell’orecchio effettuata con troppa aggressività, soprattutto quando adoperata in maniera scorretta mediante l’utilizzo di cotton fioc.

Il cerume, infatti, seppur possa presentare un odore sgradevole, è un prezioso alleato dell’udito in quanto protegge il condotto uditivo dalle minacce esterne. Composta soprattutto da sebo e altre sostanze, incluse cellule cutanee morte, questa sostanza di colore giallognolo funge da barriera protettiva e ostacola l’ingresso degli agenti patogeni.

Ne esistono due tipologie: il cerume umido ed il cerume secco. Ed è possibile riscontrare anche qualche piccola variazione nel colore e nella consistenza in base all’origine etnica. Per esempio, i popoli di origine europea e africana producono un cerume umido di un colore leggermente diverso rispetto alle popolazioni asiatiche che, invece, tendono a produrre un cerume secco.  

Le cause

Le ragioni alla base della formazione del tappo di cerume possono essere molteplici, tra cui:

  • ipersecrezione ghiandolare;
  • accumulo di frammenti cellulari; 
  • allergia o raffreddore;
  • dermatite seborroica;
  • alterazione delle ghiandole ceruminose;
  • utilizzo del cotton fioc ed il conseguente deposito del cerume sul fondo del canale uditivo.

Essendo una sostanza igroscopica, il cerume può aumentare di volume se entra a contatto con l’acqua peggiorando così i sintomi.

Come rimuoverlo

L’asportazione del tappo è una procedura semplice quando viene effettuata da uno specialista, viceversa può diventare pericolosa in caso di approcci non prettamente clinici. La principale modalità di rimozione è rappresentata da lavaggi auricolari effettuati tramite la somministrazione di gocce emollienti all’interno del condotto uditivo. La soluzione, a base di sostanze ceruminolitiche, ammorbidisce il tappo facendolo liquefare e agevolandone l’evacuazione.

Invece, quando il tappo si rivela particolarmente duro o quando c’è il sospetto di una possibile perforazione timpanica, l’otorinolaringoiatra aspira direttamente l’accumulo di cerume grazie all’ausilio di strumenti ad hoc.

Attenzione, infine, alle cosiddette pratiche fai-da-te. Una delle più diffuse è quella del cono ricoperto di cera da infiammare all’estremità in attesa che il calore faccia sciogliere il cerume. Questo sistema non solo è inutile allo scopo, ma può causare ustioni danneggiando il condotto uditivo.