Il concetto di filtro attivo prevede che ciascun segnale venga sottoposto a un’amplificazione o a un’attenuazione prima di essere inviato al cervello e quindi percepito come sensazione cosciente. Se uno di questi segnali, l’acufene appunto, viene considerato come importante e pericoloso si attiva un meccanismo di allarme nel sistema limbico che porta ad amplificare al massimo la sensazione dell’acufene per consentire al sistema nervoso autonomo di porre in atto tutte le contromisure per lottare o fuggire, come l’aumento della pressione vascolare, il rilascio adrenalina, ecc. Ma questa reazione è inutile, perché la percezione dell’acufene persiste.